Proposta storico-escursionistica dedicata alle scuole o anche a gruppi di persone di numero non inferiore alle dieci-quindici unità e subordinata alla disponibilità degli accompagnatori della nostra società.

visitaermada Il monte Ermada è una cima di 323 metri che con il vicino monte Cocco crea una continua linea montuosa che chiude l’attuale provincia di Trieste da nord-est a sud-ovest. Questa sua particolare posizione sul territorio fu sfruttata alla perfezione dall’esercito austroungarico allo scoppio della “Grande Guerra” per difendere la città giuliana.
La prima guerra mondiale per l’Italia inizia il 24 maggio 1915. Fin dalle prime fasi della guerra, quando con il “primo sbalzo offensivo” le truppe italiane entrano a Monfalcone situata a pochi chilometri dal monte, i reparti del genio austriaci fortificano la cima con trincee di cresta strutturate in profondità nella roccia calcarea e collegate con camminamenti riparati ai paesi delle retrovie (Ceroglie, Malchigna ecc.).
Una grossa fortuna per i repari del genio che strutturavano il monte alla difensiva furono anche le diverse grotte naturali poste proprio oltre la linea fortificata di cresta che potevano dar riparo alle truppe. Fra le più importanti di queste caverne c’erano la grotta dell’Ospedale, la Grofova Jama (attualmente sul versante sloveno del monte), e le grotte Karl e Zita.
visitaermada01Dentro queste enormi caverne rimanevano rintanati migliaia di uomini durante le fasi preliminari della battaglia che prevedeva bombardamenti a tappeto per diversi giorni sulle linee di cresta e sulle retrovie prima dell’attacco frontale. Queste caverne furono fondamentali per l’inviolabilità della cima e della linea difensiva del fronte. Il monte infatti non fu mai conquistato dalle truppe italiane anche se vi mandarono a morire migliaia di uomini in attacchi forsennati.
Il fronte di guerra correva lungo il fiume Isonzo dal monte Rombon fino alle foci del Timavo e l’Ermada era il cardine difensivo meridionale di questa linea di sangue e sofferenza per migliaia di uomini.
Dopo la sesta battaglia dell’Isonzo (4 agosto 1916) cade la città di Gorizia e la linea del fronte si sposta di alcuni chilometri a est verso l’attuale Slovenia, da Monfalcone le truppe italiane nelle successive battaglie arrivano a pochi passi da Jamiano e San Giovanni di Duino, piccoli paesi alle pendici del monte Ermada, iniziava l’assedio alla “fortezza”!
La battaglia più sanguinosa e cruenta per il monte fu sicuramente la decima (12 maggio 8 giugno 1917), vi rimasero sul terreno fra morti e feriti oltre trentamila soldati nelle file italiane e buona parte di questi caddero alle pendici dei questo monte.

La nostra visita prevede un percorso che parte dal paese di Ceroglie (TS) della durata di 2-3 ore e porta a visitare la grotta dell’Ospedale e le caverne Karl e Zita passando per la cima del monte Ermada e le tricee austroungariche di vetta.
Una galleria fotografica di una visita al monte Ermada.

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