Campo speleologico intergruppi del “Progetto Grande Poiz”

6 Gruppi al campo Campo speleologico intergruppi del “Progetto Grande Poiz”.

Dal 12 al 20 Agosto 2017 si è svolto un campo speleologico estivo, nell’ ambito del “Progetto Grande Poiz”, che ha visto la collaborazione di alcuni gruppi della Regione:

- Commissione Grotte “E. Boegan” – SAG CAI

- Gruppo Grotta Continua

- Gruppo Speleologico Monfalconese “Amici del Fante”

- Gruppo Speleologico San Giusto

- Gruppo Triestino Speleologi

- Società di Studi Carsici “A. F. Lindner”

Obiettivo del progetto, l’esplorazione e la mappatura del sistema ipogeo che si estende a valle del Foran del Muss, nella conca del Grande Poiz (Prealpi Giulie, Udine), tra i 1500 e i 1650 m di quota.

L’efficientissima organizzazione del campo ha previsto l’azione simultanea di più squadre: una logistica e diversi gruppi esplorativi.

La squadra logistica, stabilmente impegnata in casera Goriuda, è stata fondamentale per il sostentamento alimentare e psicologico della squadra esplorativa. Fin dal primo giorno, si è occupata della pulizia e del continuo aggiornamento dell’edificio, sfornando al tempo stesso pietanze in abbondanza a qualunque ora del giorno e della notte, non appena una squadra operativa, con un sonoro “oh-plop!”, tornava dalle esplorazioni.

Centro principale delle operazioni della squadra esplorativa, organizzata in sottogruppi di composizione variabile, è stato il Sistema Grotta Clemente, che si estende per circa oltre 5,5 km di sviluppo spaziale, e attraverso una successione di pozzi, meandri e condotte freatiche, raggiunge una profondità di -350 m. In una condotta particolarmente ampia e pianeggiante, è stato allestito un campo interno e un acquedotto.

Con il procedere delle giornate, il grande rilevo appeso accanto al focolare in casera si è arricchito di nuovi rami e note esplorative. Si è confermata una giunzione con l’Abisso Seppenhofer, e si è verificata tramite ARTVA la distanza tra la Grotta Clemente e il sistema di Rotule Spezzate che giace a Est di Clemente.

Il Buso dell’Emoción e i rami bassi di Clemente sono stati oggetto di scavi nella speranza di un collegamento con l’Abisso Kropca Piec, che aprirebbe la strada ai sistemi del Foran del Muss. Nella stessa zona, si è conclusa in due uscite l’esplorazione dell’abisso L2V. In un primo momento è stato disceso il P130, che non dà segni di prosecuzioni nella direzione sperata. In seconda battuta, si è verificata la giunzione di due pozzi nei rami alti dell’abisso e si è constatato che, dopo una breve risalita, la cavità termina in un camino impercorribile.

Anche in superficie l’attività è stata intensa: molte cavità segnalate sul catasto Catasto Regionale delle grotte e rilevate nei decenni passati necessitano un posizionamento più preciso e un’esplorazione sistematica alla ricerca di nuove giunzioni con sistemi superiori. A questo scopo sono servite le numerose battute di zona, che hanno interessato l’area sovrastante la casera.

Il campo è stata una magnifica occasione di crescita sia dal punto di vista umano che speleologico. In questa settimana si sono incontrati speleo pieni di voglia di fare, provenienti da esperienze diverse tra loro. C’è stato uno scambio continuo di conoscenze pratiche, suggerimenti, proposte, battute e idee che continuerà al di là del campo.

La cosa più naturale è quindi guardare ai prossimi progetti. Infatti molto rimane ancora da fare, e prossimamente si tornerà in zona Grande Poiz per continuare scavi ed esplorazioni, sia con uscite brevi che con campi più estesi nel periodo estivo.

di Francesco Serafin

elicottero

casera dall'elicottero

pianificando le uscite

bus dell'emocion

lezione di rilievo

casera

avvicinamento a l2v

Grotta L2V

Grotta L2V

i lindner

grotta Clemente

Condotta

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